Rafa Nadal è stato al centro dei pensieri del connazionale durante una recentissima intervista: aumenta la prudenza
In Spagna il fermento attorno a Rafa Nadal – forse lo sportivo iberico più amato di sempre – è altissimo dopo il vittorioso esordio contro il baby avversario Darwin Blanch, 16enne americano numero 1082 del ranking mondiale, andato in scena al primo turno del Mutua Madrid Open.
In attesa di impegni più probanti, che serviranno soprattutto per testare l’integrità fisica del maiorchino, che sta centellinando le energie in vista di quel grande sogno chiamato Roland Garros, si parla da tempo della possibilità che la leggenda del tennis spagnolo possa rappresentare il suo paese alle Olimpiadi.
Forse, se avesse potuto scegliere, Rafa avrebbe fissato il torneo olimpico di tennis – che si disputerà nello stesso impianto che ospita da sempre gli Internazionali di Francia – qualche anno fa. Quando dominava in lungo e in largo sul Philippe-Chatrier e su tutti i campi del centro sportivo parigino.
Il caso ha voluto che il già campione olimpico in singolare nel 2008 e in doppio nel 2016 possa incrementare il suo bottino di medaglie olimpiche su un terreno a lui più che congeniale alla veneranda età di 38 anni. Tanti ne avrà Rafa quando prenderà il via una competizione che, mai come quest’anno, sta catalizzando l’attenzione di parecchi atleti.
Purtroppo, come già sottolineato, le condizioni fisiche del fuoriclasse non permettono troppi voli pindarici. Almeno per il momento. Tutto sommato, sebbene non faccia mistero di quello che è un suo sogno, lo stesso Carlos Alcaraz, il suo erede designato, sembra ora andare coi piedi di piombo relativamente ad una possibilità che sta mandando in fibrillazione i tifosi spagnoli.
Intervistato da Marca a cavallo del suo esordio vincente alla ‘Caja magica’ – Alcaraz ha demolito il russo naturalizzato kazako Shevchenko nel suo match dei trentaduesimi di finale – il numero tre del mondo ha parlato diffusamente del suo mentore. E del sogno recondito di vincere una medaglia olimpica condividendo il rettangolo di gioco con lui ai Giochi Olimpici.
“Il doppio con Rafa? “Finora non ne abbiamo parlato. L’ho incontrato in questi giorni e la verità è che non ho avuto il coraggio di dirglielo. Non lo so, è una cosa che mi entusiasmerebbe, e sarebbe un sogno per me. Certo, dovremmo dirglielo e penso che lo farò. Ho detto mille volte che sarebbe un sogno. Anche in Laver Cup sarebbe bello poter giocare con lui ed averlo come coach”, ha dichiarato il quasi 21enne tennista spagnolo.
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