La rinuncia di Jannik Sinner a Roma ha scatenato il dibattitto sulle condizioni fisiche dell’azzurro. E sulle conseguenze per il futuro
Jannik Sinner salta Roma e tiene in apprensione i tifosi italiani. Le dichiarazioni in conferenza stampa sulle sue condizioni allarmano.
Nuovi esami saranno necessari per capire la reale evoluzione (o involuzione) del suo problema fisico. Giova ricordare, tanto per introdurre il discorso, che già prima di confermare la sua presenza al Mutua Madrid Open, il nativo di San Candido aveva già dichiarato che la kermesse spagnola sarebbe stata ‘solo’ l’occasione per un allenamento, magari intensivo, in vista dei successivi appuntamenti di Roma e Parigi.
Questo per sottolineare come – e il giornalista Guido Monaco, voce del tennis su Eurosport dal 2009, lo ha detto con ferma convinzione – ci sia la possibilità che Jannik si sia solo voluto fermare per precauzione. Per una scelta quasi fatta in partenza e non per un reale allarme su un fastidio che quindi, in realtà, sarebbe gestibile. Il dubbio però resta, e con esso la paura che il campione azzurro possa davvero pagare dazio dopo una prima parte di stagione in cui ha già giocato tantissimi incontri.
Su una linea di pensiero quasi opposta rispetto a quella di Monaco (che ha parlato espressamente di ‘gestione Swarowski’ da parte di Jannik riguardo il suo problema fisico) si attesta Luca Bottazzi, ex tennista ora docente universitario. Le sue parole rilasciate a Mowmag non devono essere sottovalutate, visto che non escludono degli scenari a dir poco inquietanti.
“Il ritiro a Madrid? Jannik ha sempre ragione, penso che abbia fatto bene, sappiamo che sarà un stagione impegnativa. Se lui fosse andato in fondo a Madrid non avrebbe giocato Roma. Poi lui vuole diventare numero uno e questi sono solo due tornei di ingranaggio per arrivarci. Il vero problema è che se si rompe non diventa numero uno: penso che anche con difficoltà fisiche avrebbe vinto Madrid ma avrebbe avuto problemi poi al Foro Italico e al Roland Garros“, ha esordito.
“Non conosco l’entità precisa, ma spero che il suo sia un problema all’anca collaterale e non coxartrosi perché altrimenti Sinner avrebbe chiuso la carriera. Vorrebbe dire che avrebbe una carriera cortissima, diventerebbe numero uno ma dopo scenderebbe in classifica. Ci sono varie categorie riguardanti l’anca e alcune sono molte invalidanti, pensate ai vari problemi avuti da Andy Murray con l’anca“, ha concluso Bottazzi.
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