Il sogno di Jannik Sinner non si ferma nemmeno dopo l’infortunio: ecco cosa serve per entrare nella leggenda del tennis italiano
Alzi la mano chi non c’è rimasto male. Chi non aveva già sognato di vederlo col trofeo in mano, acclamato dalla folla adorante riportare a casa un torneo che manca, dalla bacheca del tennis italiano, da 48 anni.
Fu Adriano Panatta, nel magico anno 1976 – quello che portò in dote al romano anche il Roland Garros nonché la Coppa Davis – l’ultimo azzurro a vincere gli Internazionali d’Italia. Pur sognando che un certo Matteo Berrettini possa compiere quella che sarebbe, considerando il suo stato di forma ancora non ottimale, l’impresa della vita, le speranze dei tifosi azzurri erano riposte quasi esclusivamente sul talento di San Candido.
Purtroppo il problema all’anca, che già aveva dato noie al campione altoatesino a Madrid, costringendolo al ritiro, non ha dato a tregua a Sinner. Che ha dovuto dolorosamente comunicare il forfait per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno.
La rinuncia a Roma è poi vieppiù dolorosa anche per una mera questione di classifica. Con un Novak Djokovic ‘obbligato’ a non sbagliare nulla se vuole mantenere, per l’ennesima settimana, lo scettro di numero uno del mondo dopo il Roland Garros, il fatto che Jannik abbia dovuto forzatamente autoescludersi dal torneo della capitale ha lasciato l’amaro in bocca a tutti.
Più di qualcuno però non ha fatto bene i suoi conti. Ci sono delle novità che potrebbero favorire il 22enne azzurro anche qualora lo stesso dovesse rinunciare anche allo Slam parigino.
Come noto, la partecipazione di Jannik a Parigi è stata messa in dubbio dallo stesso tennista italiano, che ha dichiarato che se non sarà al 100% della condizione, non si presenterà ai nastri di partenza all’ombra della Torre Eiffel. Ebbene pur eventualmente non giocando in Francia, Sinner potrebbe scalzare Novak Djokovic dal trono mondiale del ranking ATP. Vediamo come.
Il serbo dovrà infatti uscire dal Foro Italico vincitore per sperare di presentarsi al Roland Garros ancora potenzialmente in vantaggio su Sinner. Qualora il serbo riuscisse nell’impresa, pur scartando i 2000 punti conquistati lo scorso anno a Parigi, resterebbe con 85 punti di vantaggio su Jannik, che nella peggiore delle ipotesi scarterà 135 punti.
La prospettiva di vedere Sinner al numero uno pur non giocando a Parigi non è così irrealizzabile. Se Djokovic dovesse perdere la finale di Roma, a quel punto Jannik avrebbe 315 punti di vantaggio sul quasi 37enne di Belgrado e diventerebbe il leader della classifica ATP qualora quest’ultimo non arrivasse almeno ai quarti di finale in Francia.
Se il 24 volte campione Slam dovesse arrestare la sua corsa in semifinale a Roma, Sinner potrebbe coronare il suo sogno di diventare numero uno qualora il rivale non arrivasse almeno al penultimo atto al Roland Garros.
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