Clamoroso nel Circus della Formula 1. È ufficiale la penalizzazione: riscritto completamente l’ordine d’arrivo
Mettiamola così: al Gran Premio d’Australia, che ha visto la doppietta della Ferrari, con Carlos Sainz davanti a Charles Leclerc, la Red Bull e Max Verstappen si sono presi una pausa giusto per dare un po’ di pepe ad un Mondiale che rischia seriamente di essere un copia-incolla della scorsa stagione. Caratterizzata, come è noto, del monologo della scuderia di Milton Keynes.
Il tre volte campione del mondo ha, infatti, subito rimesso le cose in chiaro trionfando nel Gran Premio del Giappone, ospitato sul circuito di Suzuka, e aggiudicandosi, davanti al prossimo ferrarista Lewis Hamilton e al compagno di box Sergio Perez, la prima Sprint Race stagionale, quella che fa da anteprima al Gran Premio della Cina.
Nel Circus della Formula 1, è notorio, l’imprevisto che rimescola le carte è in agguato a ogni curva e, infatti, a ulteriore conferma, è stata ufficializzata la penalizzazione che riscrive completamente l’ordine d’arrivo della Sprint Race.
Il due volte iridato Fernando Alonso paga dazio all’acceso duello tutto spagnolo con l’amico-rivale Carlos Sainz che ha animato la prima Sprint Race della stagione.
Il driver della Rossa di Maranello nell’intervista del post-gara si è lamentato dell’eccessiva aggressività con la quale il connazionale ha tentato di difendersi in occasione del suo primo sorpasso. Ebbene, la direzione di gara gli ha dato ragione visto che ha inflitto al due volte iridato 10 secondi di penalità che, per regolamento, possono essere applicati solo al risultato della Sprint Race.
Nel loro comunicato ufficiale i direttori di gara precisano di aver stabilito, sulla base di tutti i dati e i video a loro disposizione, che è stato Alonso a causare la collisione con la monoposto del connazionale, contatto che ha cagionato la foratura di uno pneumatico dell’Aston Martin dell’asturiano e danni alla SF-24 di Sainz.
Se i 10 secondi di penalità di fatto non sono stati afflittivi, dal momento che Alonso si è ritirato dalla mini-gara di 100 km, rischiano invece di aver ripercussioni ben più pesanti i tre punti di penalizzazione sulla Superlicenza.
Alonso, infatti, punito con la stessa severità a Melbourne per il ‘brake test’ a George Russell, ha già accumulato sei punti di penalità, il che significa che, con la squalifica per un Gran Premio che scatta a quota 12 punti, con altri due incidenti del genere nel corso del 2024 il due volte iridato verrebbe appiedato per un Gran Premio.
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