Lutto nel calcio, tifosi in lacrime: era un idolo per la comunità

Dolore atroce per un’intera comunità, il mondo del calcio piange per la scomparsa di un grande idolo: la notizia ha sconvolto tutti

Un lutto tremendo ha sconvolto il mondo del calcio. L’idolo di un’intera comunità, uno dei personaggi più iconici di una realtà importante del mondo del pallone italiano, è scomparsa all’improvviso. La notizia ha lasciato senza parole non solo i tanti tifosi che lo avevano seguito con grande trasporto durante la sua carriera, ma anche i tanti cittadini comuni che avevano avuto modo di ammirarne le qualità lontano dal mondo del pallone.

Il calcio è in fin dei conti una materia sociale, ed è rimasto tale nelle realtà più piccole e orgogliose, quelle di provincia, quelle in cui è facile che lo sport continui a legarsi non tanto con il business, quanto con i bisogni di intere comunità. Non a caso, in alcuni club è facile che gli esponenti principali del mondo del calcio siano anche cittadini attivi nel mondo della politica.

Lo sanno bene a Porto Torres, città sarda che in questo momento è in lutto per la scomparsa di uno dei personaggi più influenti per la storia non solo della comunità cittadina, ma anche della Turris, una squadra calcistica locale dai risultati sportivi non particolarmente rilevanti, ma in grado di far crescere alcuni talenti in grado d’imporsi a livello medio-alti.

Lutto nel mondo del calcio, addio a un’icona di Porto Torres: aveva 77 anni

Simone Ruda è scomparso all’improvviso, a 77 anni, a causa di problemi cardiaci con cui conviveva da tempo, come riportato da L’Unione Sarda. Originario di Cargeghe, piccolissimo comune in provincia di Sassari, era riuscito a diventare un vero turritano di adozione, grazie al suo impegno politico (era stato segretario cittadino del Partito socialista sul finire degli anni Settanta), al suo lavoro come sindacalista ma anche a quanto fatto nel mondo del calcio.

Questo ex dipendente del petrolchimico dotato di forza, energia e un amore smisurato per i più giovani, aveva infatti una passione enorme per il mondo del calcio, e lo aveva dimostrato diventando non solo allenatore, ma anche dirigente e imprenditore nel mondo dello sport.

La sua carriera era cominciata proprio nella Turris, la squadra locale, ma era proseguita, negli anni Ottanta, con la fondazione del club Tristano Codignola, protagonista di annate indimenticabili nel campionato di seconda categoria.

Apprezzato sia come tecnico che come presidente, era stato per lungo tempo un punto di riferimento per i più giovani, un talent scout apprezzato da tutti, soprattutto da quei ragazzi che nel mondo dello sport cercavano un riscatto, e che lo hanno potuto trovare anche grazie al suo lavoro. Non a caso oggi un’intera comunità piange, e si stringe attorno alla sua famiglia per un ultimo commosso saluto.