Un tragico infortunio e la fine di una carriera luminosa, lo sport a volte regala, purtroppo, anche storie tragiche come questa qui.
Ma cosa è successo? Dopo una serie di problemi un infortunio pesante ha incrinato ogni sua certezza verso il futuro.
Ma di chi stiamo parlando?
Derrick Rose, nato e cresciuto nelle difficili strade di Chicago, ha iniziato a far parlare di sé fin dai tempi del liceo. La sua infanzia, segnata da momenti di estrema difficoltà, non ha impedito a Rose di emergere come uno dei talenti più promettenti del basket americano.
Cresciuto sotto l’ala protettiva della madre Brenda e dei suoi fratelli, Derrick ha evitato le insidie che hanno rovinato molti giovani talenti della sua città. La sua carriera al liceo Simeon Career Academy è stata stellare, culminata con la scelta della maglia numero 25 in onore di Benji Wilson, un’altra promessa del basket tragicamente scomparsa.
La decisione su quale college frequentare è stata un momento cruciale per Rose. Nonostante il suo desiderio fosse North Carolina, alla fine si è lasciato convincere da John Calipari a unirsi alla squadra dell’Università di Memphis. Qui Derrick ha affrontato sfide sia dentro che fuori dal campo ma è riuscito a guidare i Tigers fino alla finale NCAA. Queste prestazioni hanno attirato l’attenzione dei Chicago Bulls che lo hanno selezionato come prima scelta assoluta nel Draft NBA 2008.
Rose non ha impiegato molto tempo per dimostrare il suo valore nella NBA. Già nel suo anno da rookie si è imposto come una delle nuove stelle della lega, vincendo il premio Rookie of the Year. La stagione 2010-2011 è stata quella della consacrazione definitiva: guidando i Bulls al miglior record della lega con 62 vittorie e 20 sconfitte, Derrick è stato nominato MVP più giovane nella storia dell’NBA.
Tuttavia, proprio quando sembrava che nulla potesse fermarlo, gli infortuni hanno iniziato a minacciare la sua carriera. Il primo grande colpo è arrivato durante i playoff del 2012 contro i Philadelphia 76ers: un grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro lo ha costretto fuori per tutta la stagione successiva. Questo evento ha segnato l’inizio di una serie di problemi fisici che hanno continuamente ostacolato il suo rendimento sul campo.
Nonostante tentativi eroici di tornare ai livelli precedenti gli infortuni – inclusa una memorabile partita da 50 punti con i Minnesota Timberwolves nel 2018 – Rose non è mai riuscito a recuperare completamente la forma fisica e atletica che lo aveva reso uno dei giocatori più spettacolari ed efficaci della lega.
Il passaggio ai New York Knicks nel giugno del 2016 sembrava poter offrire a Rose una nuova opportunità per rilanciare la propria carriera. Tuttavia, nonostante alcune buone prestazioni individuali, gli anni trascorsi tra New York e poi brevemente con Cleveland Cavaliers prima dell’arrivo ai Minnesota Timberwolves sono stati caratterizzati da alti e bassi dovuti principalmente alla continua battaglia contro gli infortuni.
L’ultima tappa significativa nella carriera professionale di Derrick Rose prima del ritorno ai Knicks sotto la guida dell’ex allenatore Tom Thibodeau nei Detroit Pistons dove ancora una volta le sue prestazioni sono state condizionate dalla condizione fisica.
La storia professionale di Derrick Martel Rose rimane quindi quella di un incredibile talento capace nei momenti migliori della propria carriera sportiva a essere tra i migliori giocatori dell’intera NBA ma anche quella purtroppo segnata dagli innumerevoli problemi fisici subiti negli anni successivi all’incredibile stagione MVP.
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