Ad una delle leggende dello sport italiano non è sfuggito il comportamento di Jannik Sinner sul centrale di Monte Carlo: cosa è accaduto
E fu così che, improvvisamente, gli appassionati di tennis – che negli ultimi mesi stanno seguendo con passione le incredibili gesta di Jannik Sinner, diventato popolare come un grande calciatore – si siano ritrovati a parlare dell’arbitro. Di una scelta sbagliata. Di un torto per colpa del quale la partita sarebbe stata persa.
Sembra una maledizione. Proprio lo sport in cui, solitamente, le decisioni arbitrali non influiscono sull’andamento di un incontro, si ritrova ora in balia di veementi proteste lanciate nell’etere con la stessa verve polemica di un rigore negato. O di un gol in fuorigioco in epoca pre VAR.
Sebbene possa sembrare incredibile, la decisione del giudice di sedia Aurelie Tourte, arbitro del match tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas a Monte Carlo, è stata equiparata a quelle di Byron Moreno ai Mondiali di calcio di Corea e Giappone nel 2022, oppure – se ci mettiamo nei panni dei tifosi interisti – alla mancata concessione del rigore su Ronaldo nel celebre Juventus-Inter del 1998.
Sta di fatto che il grave errore commesso dalla coppia giudice di linea-arbitro ha davvero danneggiato Jannik Sinner. Che si sarebbe trovato avanti di due break andando a servire sul 4-1 a proprio favore. Quello che ha colpito gli addetti ai lavori è stata anche la mancata richiesta della verifica del segno che l’altoatesino avrebbe potuto avanzare con il giudice di sedia francese. Un comportamento che è stato in qualche modo ‘spiegato’ da Adriano Panatta, una delle leggende dello sport italico.
A Panatta non è sfuggito: ecco cosa ha detto Sinner a Vagnozzi
Intervenuto alla ‘Domenica Sportiva’, il campione del Roland Garros 1976 ha detto la sua. Con la solita, alle volte scomoda, sincerità. “Sinner ha subito un’ingiustizia ma poi alla fine dell’anno le cose si equilibrano. La cosa assurda è che gli unici tornei che non hanno l’occhio di falco sono i tornei in terra rossa. Dal 2025 anche i tornei in terra battuta avranno il falco“, ha esordito.
“È logico che col senno di poi Sinner ha fatto male a non fermarsi – ha detto poi Panatta a RaiNews 24 – però lui ha risposto alla seconda palla del greco, era in allungo ed evidentemente non ha fatto in tempo a vedere il segno. Poi stava 3-1, stava dominando il match, ed era abbastanza indirizzato verso un finale a suo favore, però il tennis è maledetto”, ha proseguito.
Infine, la rivelazione. Il retroscena che dimostrerebbe come lo stesso tennista altoatesino si sia forse lasciato condizionare da quanto successo: “Ad un certo punto sul 4-4 Sinner si è girato verso la sua panchina, dove c’era Vagnozzi, e ha fatto questo gesto (alzando la mano, ndr) come a dire ‘Guarda questa cosa ha combinato‘”. Già, cara Aurelie, l’hai combinata davvero grossa…