Arriva la squalifica a vita per il giocatore reo di aver scommesso contro la sua squadra: pugno di ferro da parte della NBA
La NBA non fa sconti e dopo la conclusione delle indagini ha deciso di squalificare a vita il giocatore che ha effettuato varie scommesse, di cui una anche contro la sua stessa squadra, lasciando i suoi tifosi del tutto scioccati.
La scorsa settimana, il commissioner dell’NBA Adam Silver aveva dichiarato che si sarebbe salvaguardata l’integrità del loro gioco e che si sarebbero stati provvedimenti molti duri e, alla fine, così è stato. Jontay Porter, ormai ex giocatore dei Toronto Raptors, è stato squalificato a vita dalla NBA dopo che le indagini hanno confermato come abbia scommesso su varie partite della regular season.
Nel mirino della NBA sarebbero finite 13 diverse puntate da parte del giocatore dei Toronto Raptors che, in maniera del tutto clamorosa, ha pure scommesso contro la sua squadra. Una notizia che ha gelato i suoi tifosi che, oltre che scioccati, si sono sentiti anche traditi da un giocatore che avevano sempre sostenuto e che invece li ha ripagati in questa maniera.
NBA, Porter squalificato a vita: ha scommesso contro la sua squadra
Le indagini da parte della NBA sono state portate avanti in maniera rigorosa ed alla fine si è arrivati alla decisione di squalificare a vita Jontay Porter per aver scommesso su vari match, tra cui anche uno della sua stessa squadra. Secondo quanto emerso dalle indagini, il giocatore dei Toronto Raptors avrebbe passato informazioni riservate sulle sue condizioni fisiche ad una persona che bazzicava nell’ambiente delle scommesse ed un terzo avrebbe poi piazzato ben 80 mila dollari sugli “under” del giocatore.
La partita in questione è quella persa lo scorso 20 marzo contro Sacramento dove Porter abbandonò il campo dopo appena tre minuti a causa di una non precisata “malattia”, chiudendo con un tiro e due rimbalzi.
Inoltre, nel periodo compreso tra gennaio e marzo, Porter avrebbe piazzato altre 13 puntate tramite un account intestato ad un conoscente ottenendo vincite per circa 76 mila dollari o poco più, ma in nessuna di queste sarebbe stata inclusa una partita giocata da protagonista di questa vicenda.
Fin dall’inizio delle indagini, cominciate lo scorso 25 marzo, Porter non aveva più disputato un match di NBA ed alla fine per lui è arrivata la stangata, venendo squalificato a vita. Pugno di ferro da parte della NBA che non ha voluto farla passare liscia al giocatore dei Toronto Raptors per salvaguardare l’integrità del gioco e mostrare a tutti che ci si macchia di simili reati non ha più possibilità di scendere poi in campo.
Carriera dunque finita per Porter che dovrà ora fare ammenda per i propri errori e cercare di ripartire, anche se non sarà facile per un giocatore che ha passato praticamente una vita sul campo da basket.
