Messaggio speciale di Jannik Sinner a Matteo Berrettini, una notizia che commuove tutti gli appassionati di tennis e non solo
Jannik Sinner davanti a tutti, per regalare un’era di grandi soddisfazioni al tennis italiano. Ma l’altoatesino non è l’unico talento di grande spessore che possiamo vantare, anche se naturalmente si sta prendendo la scena spiccando ai vertici mondiali.
Dietro di lui, i vari Musetti, Arnaldi, Sonego, Nardi e altri ancora. E come dimenticare Matteo Berrettini, che prima dell’esplosione definitiva di Sinner era stato a lungo numero uno italiano e affacciatosi con continuità nella top ten del ranking ATP.
Il tennista romano, come sappiamo, ha avuto vicissitudini molto complesse negli ultimi due anni, che lo hanno portato ad allontanarsi dai vertici tennistici. Con fatica, sta provando a rimettersi in carreggiata. Ha già ottenuto un primo, importante traguardo con il ritorno in top 100, dopo essere scivolato oltre la 150esima posizione all’inizio di quest’anno.
Per rivederlo competitivo in pianta stabile nei tornei più importanti, ci vorrà ancora un po’, ma le premesse per rivederlo a grandi livelli sembrerebbero esserci. A 28 anni, Matteo ha ancora tutto il tempo di rifarsi. Sentendosi spronato da Sinner e dalle sue imprese.
Sinner ‘aspetta’ Berrettini: ecco che cosa ha detto
Tra i due, assolutamente nessuna rivalità, come ipotizzato polemicamente da una certa parte della stampa e dell’opinione pubblica. Anzi, un rapporto franco e schietto e di reciproca stima, che viene manifestata di continuo.
Ancora una volta, Sinner ha speso parole importanti per Berrettini. Nel corso di una recente intervista a ‘SportWeek’, l’altoatesino ha spiegato: “La vittoria in Coppa Davis è stata indimenticabile, una grande emozione. Per noi tennisti non è usuale vivere l’esperienza della squadra e condividere la gioia della vittoria è stato bellissimo. Speriamo di tornare a vincerla e che questa volta ci sia Berrettini in campo“.
Il romano, pur non avendo potuto prendere parte alla cavalcata dello scorso anno, ha seguito da vicino le gesta dei suoi compagni. A Malaga, nella Final Eight, risultando uno dei tifosi più sfegatati, dando oltretutto un grande supporto carismatico e morale, mettendo la sua esperienza a disposizione dei giovani del gruppo. Quest’anno, però, potrebbe essere lui l’arma in più per un clamoroso bis, che potrebbe permettere all’Italia di aprire un ciclo mai visto prima.